J.D. Landis, Struggimento, Vicenza, Pozza, 2005
813.54 LAN
Clara sentiva in Robert una musica che lei non poteva udire. Lo colmava e colmava lei e la chiesa, in cui una vecchia suonava disperatamente l'organo, come se anche lei si rendesse conto di quel che non poteva essere udito, ma non poteva essere taciuto.
Piero Rattalino, Schumann: Robert & Clara, Varese, Zecchini, 2002
780.92 RAT
Mia dolce, amata fanciulla, siedi di fronte a me e reclina un po' il capo verso destra; sei così carina quando stai così; ed ora permettimi di raccontarti alcune cose. Per qualche tempo io sono stato più felice di quanto non fossi mai stato. Dev'essere una cosa meravigliosa per te sapere che hai fatto ritornare ad una vita felice chi era stato tormentato dai più terribili pensieri...
Charles Rosen, La generazione romantica, Milano, Adelphi, 2005
780.9034 ROS
Niente mostra ciò più chiaramente della lettera di Schumann a Clara: in veste di ascoltatore della propria musica, non di compositore, egli ha capito in che modo il suo amore per Clara possa essere versato nello stampo della sua opera...
[La melodia di cui scrive] è l'unica che potrebbe verosimilmente essere suonata mille volte per ore...
Eric Sams, Il tema di Clara: i codici cifrati, i Lieder, la malattia e altri saggi su Schumann, Asti, Analogon, 2007
780.92 SAM
La qualità stessa della musica ci indica che per Schumann l'uso delle lettere fosse parte del suo simbolismo espressivo almeno quanto le note musicali. I documenti disponibili ci mostrano quanto la mente creativa di Schumann fosse letteralmente letteraria. Mi sono chiesto allora: non è strano che una persona di tal fatta avesse traslitterato nomi verso i quali non provava particolare affetto emotivo, e non quel nome che per lui aveva un significato superiore a qualsiasi altro nel mondo intero?
Robert Schumann, Clara Wieck, Casa Schumann: diari 1841-1844, Torino, EDT, 1998
780.92 SCH
Come vorrei saper dire molto con poche parole, come fai tu mio Robert! Sfortunatamente mi accade proprio il contrario per quanto io cerchi non tanto di essere come te (cosa che per la mia piccola mente sarebbe impossibile), ma almeno di rassomigliarti.
Robert Schumann, La musica romantica, Torino, Einaudi, 1970
780 SCH
Ella ha tratto via presto il velo d'Iside. Il fanciullo alza lo sguardo tranquillamente - l'adulto verrebbe forse accecato dallo splendore.